Perché la UX aumenta le vendite online?
Il laboratorio di usabilità di Brainpull
User Experience, Research Test di Usabilità, prototipazione, wireframe e sketch: cosa sono?
In un periodo di intenso spostamento dei principali touchpoint verso l’ambiente digitale, non tutti i brand si sono trovati preparati a offrire sul web i propri servizi nella maniera giusta. Spesso la User Experience degli utenti, pur costretti a casa e, quindi, necessariamente più disponibili e orientati verso l’online, è stata frustrata da siti web poco chiari, obsoleti e lenti, scoraggiando la conversione, l’acquisto o la fruizione di contenuti informativi.
L’impegno di Brainpull è quello di garantire a chi necessiti di ottimizzare le performance online e di aumentare la trasformazione delle visite in acquisti, gli strumenti per un’efficace fruibilità delle piattaforme web (siti, e-commerce, mobile app).
Da qui la creazione di un reparto interno di User Experience. La ricerca continua di soluzioni innovative nel marketing customer oriented ha permesso al Team UX di Brainpull di incontrare gli studenti del Dipartimento di Informatica del Politecnico di Bari, grazie all’interessamento della Prof.ssa Nadja De Carolis. L’11 dicembre 2020, infatti, oltre 90 studenti hanno partecipato, in collegamento da remoto, all’intervento formativo condotto da Brainpull su “UX Design: usabilità e best practice” e assistito a un test di usabilità in corso nel Laboratorio UX della nostra sede. L’incontro è stato parte integrante del lavoro di realizzazione della nuova piattaforma e-commerce per Felicia, la linea di pasta alternativa fatta di Andriani Spa, eccellenza pugliese tra le più importanti realtà mondiali nel settore innovation food.
User experience e usabilità: quando l’esperienza converte
Alla base della User Experience c’è il concetto ampio di usabilità di un sito web, applicabile a qualsiasi settore in cui è prevista la progettazione di un prodotto o servizio. Riguardo all’online, è definibile come l’attitudine di uno strumento informatico di permettere il raggiungimento dell’obiettivo per il quale è utilizzato, realizzando così la soddisfazione dell’utente. L’obiettivo è, quindi, quello di rendere semplice la navigazione sul sito, la visita all’e-commerce o l’uso dell’app per reperire informazioni o effettuare un acquisto: è importante che vi si trovi scorrevolezza, facilità di accesso ai dati e intuitività nell’uso.
Una buona UX passa inosservata, agisce “nell’ombra”.
Nel caso di un sito e-commerce, ad esempio, l’utente deve essere in grado di individuare ciò che cerca – e ciò che non sapeva di trovare – con immediatezza e semplicità, deve essere accompagnato senza intoppi lungo il funnel di acquisto ed essere indirizzato fluidamente verso il checkout, senza che nasca il desiderio di abbandono.
L’interazione fra utente e piattaforma deve essere contraddistinta da tre caratteristiche: efficacia, efficienza e soddisfazione.
L’ospite deve essere messo nelle condizioni di raggiungere lo scopo che si era prefissato, con il minimo dispendio di risorse ed energie, producendo una sensazione positiva e di libertà da disagio nella soddisfazione del bisogno. Per questo convergono nella UX strategy contributi multidisciplinari:
- marketing;
- copywriting;
- progettazione e sviluppo web;
- advertising;
- graphic e web design.
In Brainpull il team UX è perfettamente trasversale, in coerenza con i principi del marketing circolare.
SCOPRI I VANTAGGI DI UNA CONSULENZA UX
Ti va di salire nella mia stanza di usabilità per un test?
La User Experience Research è la fase più importante di ogni progetto di UX Design, precede la progettazione e ne garantisce le fondamenta. Il primo step è la raccolta di informazioni: individuato un preciso target di riferimento per il prodotto o servizio, si sottopongono alcuni utenti-tipo a survey o interviste dirette, per valutarne il contesto, le abitudini, le aspettative, i bisogni e i desideri. Le informazioni raccolte sono analizzate accuratamente e costituiscono la base per la costruzione di:
- Customer Experience Map
- Personas
- Task Model
Dopo un’attenta Architettura delle Informazioni, si procede con la prototipazione, prima a bassa fedeltà con wireframe e sketch, poi con un prototipo ad alta definizione frutto del lavoro di un User Interface designer.
Durante la fase di ricerca, importanza determinante rivestono le interviste e l’Usability test che si svolge nel Laboratorio di usabilità, uno spazio di analisi operativa in condivisione con l’esterno, in cui i ricercatori incontrano alcuni utenti finali per verificare lo stato di avanzamento e l’efficacia del lavoro di sviluppo. Sia le interviste che test di usabilità possono condursi in qualunque momento del processo di progettazione: ogni qual volta, cioè, si renda utile la verifica con un soggetto che possegga le caratteristiche dell’utente finale, individuato sulla base degli elementi emersi dallo studio sulle personas.
Questa fase intermedia di valutazione, rettifica o validazione è fondamentale per verificare se quanto progettato è idoneo a creare un prodotto a misura di utente, prima della pubblicazione finale, riducendo i tempi e i costi di eventuali modifiche a lavoro terminato.
Laboratorio UX di Brainpull, perché potrebbe servirti?
Il laboratorio UX di Brainpull è fisicamente diviso in una stanza di monitoraggio e osservazione, che funge da regia, e in un ambiente di test vero e proprio che ospita tester e facilitatore. L’utente, precedentemente individuato sulla base del target specifico inerente al progetto, esegue i task assegnati: cercare una determinata pagina del sito, un prodotto nello shop, una scheda dell’e-commerce, andare da A verso B all’interno dell’app. Un sistema di videocamere a circuito chiuso permette di osservare con discrezione ogni movimento ed espressione, azione e reazione del tester nell’esecuzione delle attività, mentre il pc su cui vengono eseguiti i compiti è in mirroring con lo schermo della regia. Le due stanze sono in collegamento audio e possono comunicare tra loro in qualunque momento, per impartire nuove indicazioni o ricevere domande dall’utente.
Al test vero e proprio, segue una breve intervista e una condivisione delle sensazioni che la persona ha vissuto durante l’esperimento di usabilità. È una fase di debriefing importante, ma è l’esperimento pratico il core dell’esperienza.
Perché? Il motivo è semplice. Il test con osservazione diretta elimina le possibili criticità derivanti dalla formulazione più o meno neutra delle domande, evitando che indirizzino, anche solo implicitamente, verso una certa risposta.
Gli studi di neuromarketing, inoltre, hanno dimostrato che non sempre le dichiarazioni dei partecipanti a interviste corrispondono al loro reale percepito. La testimonianza postuma, anche se molto ravvicinata all’evento, permette al filtro cosciente di accomodare l’output, di razionalizzare l’esperienza e modificare le emozioni in maniera tanto involontaria quanto non utile.(Consumer.ology di Graves, 2010)
La possibilità, invece, di misurare attraverso l’osservazione diretta e partecipare in qualità di facilitatore alla fruizione real time dell’oggetto da parte del tester, garantisce allo UX Designer un accesso ai dati non mediato, fornendo in informazioni genuine e dettagliate della reale esperienza utente. Forse è proprio questo il segreto.
Parola di Brainpull!